Antica trasversale sicula
Antica trasversale sicula
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1. DEFINIZIONE
L'Antica trasversale sicula è il nome di un cammino e antico tracciato che collegava le principali città della Sicilia orientale e occidentale.
Asse portante degli spostamenti e dell’economia isolana, l’Antica trasversale sicula nacque dall’unione, attraverso le regie trazzere e antiche mulattiere, della via del sale, dello zolfo, del miele, del vino, del grano e della ceramica, e tocca oggi le province di Trapani, Palermo Ragusa, Caltanissetta, Enna, Catania, Ragusa.
Dell’itinerario si era persa memoria essendo riconducibile all'epoca greca e romana. Grazie all'impegno di alcuni archeologi, appassionati di storia ed escursionismo, l'intero percorso è stato interamente riscoperto nel 2016.
L’Ats è oggi un progetto su scala internazionale. L'intento di questo gruppo di appassionati, che nel frattempo è cresciuto sul piano numerico e professionale grazie all’entusiasmo creatosi attorno ai ripetuti viaggi da una sponda all'altra della Sicilia, è di valorizzare e rendere fruibile da un punto di vista turistico questa antica via di collegamento ma anche di riscoprire nuovo modo di viaggiare, lento ed esperienziale, che arricchisce la storia e l’esperienza personale.
2. STORIA
2.1.origini
Il progetto dell’Antica trasversale sicula nasce sulla scorta della teoria dell’archeologo [[Biagio Pace]], che ha ispirato Tano Melfi e Peppe De Caro (appassionati di storia e di cammini), Claudio Lo Forte (membro della Protezione civile), Giuseppe Labisi e Sareh Gheys (archeologi) a ripercorrere a piedi, la prima volta nel marzo 2016, una antica strada, pare la più antica della Sicilia che collega i resti dell’antica città greca di [[Kamarina]] in provincia di Ragusa all’insediamento cartaginese di [[Mozia]] in provincia di Trapani.
L’ipotesi dell’esistenza di un tragitto che potesse attraversare in diagonale l’intera isola, percorrendo le “Regie Trazzere” e collegando le due antiche colonie, si deve proprio a Pace, archeologo comisano e docente universitario di fama internazionale, vissuto nella prima metà del novecento. Pace ipotizzava infatti, che questo percorso fosse la più antica strada dell’isola e che fosse già attiva nel periodo greco-romano [*tesi*].
3. L’ANTICA TRASVERSALE OGGI
Nel 2017, i pionieri trasversali hanno studiato, ripercorso, mappato e geo-referenziato l’intero asse viario, e grazie al supporto LabGIS dell’[[Osservatorio Turistico Regionale Siciliano]] che ha fornito mappe dettagliate del territorio, è stata “tracciata” quella che oggi è definita l’Antica Trasversale Sicula. Sul sito dell’Osservatorio turistico regionale (LINK)è possibile scorgere anche le antiche sorgenti di acqua, importanti monumenti e emozionanti punti panoramici. La Trasversale attraversa oggi 57 Comuni, 6 parchi archeologici, 47 siti di interesse archeologico, 7 riserve naturali e tanti musei.
Ogni anno, il 4 ottobre, i trasversali ripartono per ripercorrere, a piedi, gli oltre 600 chilometri. Un cammino di circa 44 giorni e di 38 tappe, che congiunge alcuni dei principali siti archeologici dell’Isola, diverse aree naturalistiche, numerosi musei, suggestivi centri storici e molteplici insediamenti rurali tradizionali. A partire dal 2018, in occasione del primo e ufficiale cammino di valenza internazionale, l’Antica trasversale sicula è attraversata da Ovest ad Est, partendo da Mozia alla volta di Kamarina. Ad attendere i camminatori provenienti dall’intera Isola e da altre regioni italiane ed estere, le numerose associazioni locali e le Pro Loco che cureranno l’accoglienza e accompagnano i pionieri della Trasversale alla scoperta delle bellezze del proprio territorio. L’itinerario può essere percorso per intero, singole tappe o brevi tratti.
4. TRACCIATO
L’Ats si inserisce in un progetto ben più ampio respiro con il recupero e la valorizzazione socioeconomica di un antico tracciato, di storicità comprovata, ricostruito dai testi degli archeologi Biagio Pace (tra i fondatori, nello scorso secolo della scuola di Topografia Antica italiana e ordinario de «La Sapienza» Università di Roma) e [[Giovanni Uggeri]] (professore emerito della stessa Università) che hanno individuato un reticolo di Trasversali Sicule almeno del periodo greco che collegavano Camarina alle principali città greche, indigene e puniche della Sicilia orientale e occidentale. Questo cammino è forse uno dei pochi al mondo che collega così tanti siti d’inestimabile valore e che unisce i popoli di questa terra: Siculi, Sicani, Elimi, Sicelioti e fenicio-punici Camarina, Pantalica, Akrai, Palikè, Morgantina, il lago di Pergusa e la Rocca di Cerere, Entella, Hippana, Mokarta, Segesta e Mozia.
Ma non solo: la Trasversale ha rivelato ai pionieri che l’hanno ripercorsa tutte le complessità dei suoi paesaggi e le molteplicità dei suoi dialetti, lingue e tradizioni culturali e produttive, quest’ultime magnificamente espresse nella varietà e qualità dei prodotti e della cucina locale.
5. LE TAPPE
5.1 Provincia di Trapani
Il 4 ottobre, dall’isola di San Pantaleo sede dell’antica città fenicia di Mozia, parte ufficialmente il cammino: dalla laguna dello Stagnone si va in direzione di Paceco attraversando le saline della riserva naturale orientata. Raggiunta la città di Trapani si va in direzione di Erice e Dattilo, alla scoperta del borgo di Bruca per raggiungere poi le acque sulfuree delle Terme Segestane. D’obbligo la visita al Bosco Angimbè che nei suoi 212 ettari accoglie la più estesa sughereta della Sicilia occidentale e rare erbe medicinali. Tra gli sconfinati paesaggi e costoni rocciosi si farà tappa al primo parco archeologico del cammino: Segesta.
A pochi chilometri la città di Calatafimi-Segesta con tortuosi vicoli Medievali che si snodano tra gradinate e caratteristici cortili. Il viaggio tra la natura prosegue in direzione Vita con le sue singolari abitazioni con portali in gesso e caratteristici murales. Lungo una ex strada ferrata si arriva a Salemi, uno dei borghi più belli d’Italia con tre aree archeologiche: San Miceli, Mokarta e Polizo. Da Salemi, quindi, si procede verso la Valle del Belice raggiungendo attraverso la Stella di Consagra Gibellina nuova (la città rifondata dopo il terremoto del 1968, oggi vero e proprio museo dell’arte contemporanea “a cielo aperto”), e da qui si va in direzione di Santa Ninfa.
I camminatori attraversano quindi la riserva naturale delle grotte carsiche fino alla necropoli sicana di Monte Finestrelle (dove probabilmente trovarono rifugio, tra il IX e l'VIII secolo avanti Cristo, i sicani scacciati dagli elimi dall'insediamento di Mokarta a Salemi) e da qui faranno tappa al castello di Rampinzeri, l’antico baglio del Seicento, sede dalla riserva e di proprietà del Comune, citato da Tomasi di Lampedusa nel suo celebre romanzo «Il gattopardo». Ultima tappa della provincia di Trapani è Poggioreale con visita ai suggestivi Ruderi della città abbandonata dopo il sisma del 1968 e la nuova zona urbana costruita in stile moderno.
5.2 Provincia di Palermo
Contessa Entellina, Campofiorito, Corleone, Hyppana, Prizzi, Castronovo di Sicilia,
5.3 Provincia di Caltanissetta
Vallelunga Pratameno, Resuttano, Alimena,
5.4 Provincia di Enna
Villapriolo, Villarosa, Calascibetta, Enna, Lago di Pergusa, Valguarnera Caropepe, Aidone (Morgantina),
5.5 Provincia di Catania
Ramacca, Palagonia, Mineo, Grammichele, Licodia Eubea, Vizzini,
5.6 Provincia di Siracusa
Buccheri, Ferla, Sortino (Pantalica), Cassaro, Palazzolo Acreide,
5.7 Provincia di Ragusa
Giarratana, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Castello di Donnafugata, Camarina (Scoglitti).
6. AREE ARCHEOLOGICHE (queste posso essere anche descritte in paragrafi)
Il reticolo di vie dell’Ats riunisce i siti archeologici di grande interesse storico testimonianza dei popoli che hanno abitato l’Isola: Siculi, Sicani, Elimi, Sicelioti e fenicio-punici. Kamarina, ex colonia di Siracusa sorta sul promontorio limitrofo alla foce del fiume Ippari dove sorgeva il tempio di Athena”; il “Parco Archeologico di Occhiolà” a Grammichele; l’area archeologica di Morgantina; Calascibetta: Vallelunga Pratameno; Castronovo di Sicilia nella contrada Grotte sulla riva del fiume Platani con il suo insediamento arcaico costituito da abitazioni troglodite (pare che le pareti di alcune grotte presentino dei segni geroglifici), Mokarta (con la sua necropoli preistorica), San Miceli dove si trova una delle Basiliche paleocristiane più antiche al mondo.
7.SIMBOLO
Il logo ufficiale dell’Antica trasversale sicula è la civetta, simbolo della camarinense dell’Atena glaucopide. La scelta di questo simbolo divino è da ricondursi alle caratteristiche del percorso in cui sono presenti i luoghi di culto antichi e moderni ricollegabili alla sfera del sacro femminile (eco del culto della Grande Madre così diffuso in tutto il Mediterraneo), ma anche al ciclo della natura e alle divinità ctonie, come i gemelli Palici, culto siculo nel cui santuario, nella valle dei Margi (oggi in provincia di Catania), si esercitavano il giuramento ordalico, l’oracolo e l’asilo e che divenne luogo di riscatto durante l’epopea di Ducezio. L’asse su cui la civetta è appollaiata rappresenta l’itinerario della Trasversale, il cui tracciato, da una punta estrema della Sicilia all’altra, è una linea diagonale.
8. OBBIETTIVI
L’Antica trasversale sicula si pone come obbiettivo la riqualificazione e la rivalorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico della Sicilia nel rispetto dell’ambiente e della identità locale. Un viaggio nel tempo e slow che vuole favorire la conoscenza dell’identità di quei siti oggi lontani dai tipici circuiti turistici, nonché i beni materiali e immateriali dell’Isola, come i dialetti, le specialità culinarie con gli antichi sapori di una terra ricca di prodotti garantiti e valorizzati dai marchi DOP, DOC, IGP 63, e ancora le morfologie paesaggistiche, l’artigianato, la storia delle varie aree archeologiche comprese quelle meno note, vie di collegamento oggi in disuso.
8.1 finalità turistiche
Il percorso ingloba il turismo domestico regionale, interno nazionale e quello internazionale, e induce a convertire tutti quegli elementi di svantaggio (ad esempio la mancanza di alcune reti viarie nell’isola) in elementi positivi di crescita creando delle partnership tra pubblico e privato. In questo contesto non sono solo i beni a diventare elementi di interesse ma anche la socialità e le persone. 8.2 finalità ambientali Lo sviluppo della consapevolezza dell’ambiente come bene di tutti, fa sì che all’interno dell’Ats trovino espressione progetti di innovazione e management ambientale contro il deterioramento ambientale, la desertificazione, etc.
Tra questi: il progetto Grenn link promosso dalla Comunità europea e portato avanti da Biocity con il dispositivo Cocoon sono state messe a dimora specie autoctone dell’isola; il progetto plastic free con attività di sensibilizzazione civica all’interno di ogni singolo Comune delle tappe. E poi ancora di programmi di educazione ambientale e la diffusione di attività sportive ( con i percorsi in bici e a cavallo) a diretto contatto con l’ambiente storico e naturale; la diffusione attraverso l’escursionismo e il trekking nonché la promozione di incontri, manifestazioni, momenti di aggregazione.
L’Ats promuove oltre al turismo attivo, svolto dai turisti, un turismo produttivo in cui collaborano degli operatori privati e pubblici che forniscono i servizi turistici e un nuovo turismo “partecipativo” da parte residenti, non più passivi ma portatori di un valore grazie alle proprie identità locali e alle nuove forme di accoglienza ristorativa e ospitalità in un’ottica di condivisione e scambio (couch surfing).
9. ANTICA TRASVERSALE IN BICI (Cibien)
10. RICONOSCIMENTI
- Nel 2018 il MiBAC ha assegnato al cammino il marchio dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018.
- Nel 2018 l’Antica trasversale sicula è stata inserita a pieno titolo tra i cammini “Unpli d’Italia”,
- Nel 2019 l’Ats riceve il patrocinio della Federazione italiana delle associazioni e dei Club Unesco Sicilia
11. PARTNER
(De Caro) l’associazione Bosco Angimbè, le Terre di Aceste, l'associazione archeologica Archeo aegates e Xaipe, la Riserva Naturale Orientata “Grotte di Santa Ninfa” e con la Rete Museale Belicina, il Cresm, Club unesco, Wwf , legambiente, Carta dei Comuni custodi della Macchia mediterranea, GAL, Arpa, Enpa, Aipin, Caffè Moak, ’associazione “Zero91”, Astes, Baglio Cantello, Scout Salemi “Agesci 1”, imbarcadero per mozia ? Pro Loco 2.0 MTT,
12. CARTA DEL PELLEGRINO
13. SCHEDA TECNICA
Lunghezza: 638 km Tappe: 54, percorribile anche per piccoli tratti Tempo di percorrenza: 44 giorni Partenza: Mozia (4 ottobre) Arrivo: Kamarina (18 novembre) Difficoltà: mediamente impegnativa Dislivello medio: 6% Periodo migliore: Ottobre/ novembre- marzo/aprile Segnaletica: In corso di completamento Percorribile in bici: Sì Percorribile a cavallo: Sì Accessibilità: alcuni tratti del cammino sono percorribili da persone affette da disabilità Tipologia percorso: 52.5% su manto stradale (335 su 638 km)
14. CURIOSITA’
Ogni anno, il giorno precedente all’inizio del cammino, in un importante monumento regionale, si svolge una conferenza stampa finalizzata a dare visibilità al progetto e ad accogliere e presentare i partecipanti-camminatori più illustri ovvero opinion leader, rappresentanti dei media e scrittori provenienti dall’estero e dalle altre regioni italiane.
- Nel 2017 si è siglato il gemellaggio storico con “Cammino 100 torri” sardo
- Nel 2018 ha partecipato al cammino lo scrittore Martin Guevara Duarte vincitore del Premio Comunicazione e Letteratura all’International GrandPrix Advertising Strategies.
- Nell’ottobre 2018 L’Unpli adotta l’Antica Trasversale Sicula che viene stata inserita a pieno titolo tra i “Cammini UNPLI d'Italia”. - Convenzione con il Wwf e Enpa - L’Ats aderisce alla campagna Plastic free e porta avanti attività di sensibilizzazione in tutti i Comuni delle tappe.
- Dal 2018 la Traversale aderisce alla Carta dei Comuni Custodi della Macchia Mediterranea! affinché vengano valorizzate le specificità territoriali e paesaggistiche.
- Nel Borgo rurale di Bruca, il 6 ottobre 2019, con l’arrivo dei trasversali è stato inaugurato alla presenza della attuale direttrice del Parco archeologico di Segesta Rossella Giglio, una mostra di opere pittoriche dedicate alla memoria dell’assessore regionale Sebastiano Tusa.
- Nel 2019 hanno preso parte al cammino escursionisti provenienti da Francia, Venezuela, Belgio, Spagna.
- Nel 2019 lungo tutto il percorso sono stati adottati, in ogni paese, degli alberi di importanza storica e sociale. Tra questi di particolare rilevanza l’ultimo Olmo rimasto a Valledolmo, una eritrina centenaria di Trapani . Grazie al contributo di Moak stati posti davanti agli alberi adottati dei cartelli in legno che oltre a ricordarne il significato vitale, nel tempo, con la loro linfa accompagneranno la crescita del cammino.
- Nel 2020 è al quarto posto nella TOP TEN tra gli itinerari più votati dal web nella classifica di Cammini d’Italia. - Docufilm - 15. NOTE articoli di giornale e trasmissioni varie (Agostina) Geo Rai 3 Rai
– dieci passi nella storia 16. BIBLIOGRAFIA L.Santagati, Viabilità e topografia della Sicilia antica, La Sicilia del 1720, Regione Siciliana, Assessorato dei Beni Culturali ed Ambientali e della Pubblica Istruzione (2006) B. Pace, Arte e civiltà della Sicilia antica, I, Milano-Roma-Napoli-Città di Castello 1958, p. 464). P. Orsi, in Notizie degli scavi di antichità, 1907, p. 750) Tesi di laurea di…
17. VOCI CORRELATE
Cammino cento torri Via del sale Via dello zolfo Via del miele, via del vino,
18. ALTRI PROGETTI
Rotte di Idrisi
19. COLLEGAMENTI ESTERNI
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